giovedì 22 maggio 2014

Hacker contro Ebay: "Cambiate la password"

La società denuncia un cyber-attacco e invita tutti gli utenti a cambiare le credenziali d'accesso anche per Paypal.
Avete un account eBay? Affrettatevi a cambiare password. La società proprietaria dei due marchi, infatti, ha denunciato di essere stata vittima di un cyber-attacco da parte di hacker che hanno preso di mira un database tra la fine di febbraio e i primi di marzo, riuscendo a entrare in possesso di nomi, numeri di telefono, indirizzi e altri dati personali.
Al momento "non ci sono prove" di accesso non autorizzato alle informazioni personali o finanziarie dei clienti PayPal, perché questi dati vengono crittografati e  conservati separatamente. La società chiede comunque ai titolari dei conti PayPal di cambiare la password se è la stessa di quella usata per eBay. 
In ordine temporale, l’attacco a eBay è solo l’ultimo dei successi dei pirati informatici contro i popolari siti di aziende americane. Nei mesi scorsi nel mirino erano infatti finite Yahoo! e Target, oggetto del maxi furto di informazioni personali di 70 milioni di persone e 40 milioni di carte di credito. E arriva a breve distanza dalle accuse mosse dalle autorità americane nei confronti di cinque militari cinesi, accusati di essersi infiltrati illegalmente. "Insieme alle autorità e a esperti in sicurezza, eBay sta indagando attivamente sull’accaduto" afferma il sito di aste online, sottolineando che gli hacker sono entrati in possesso delle informazioni per il log in di un numero ristretto di dipendenti, ottenendo così l’accesso non autorizzato alla rete dell’azienda. Un’affermazione ritenuta ingannevole da alcuni esperti: "Per compromettere una società sono sufficienti le credenziali di un unico dipendente".
di Rachele Nenzi (Giornale)

venerdì 2 maggio 2014

Cavi sottili come... capelli nel nuovo tablet pieghevole

Cavi dello spessore di soli tre atomi permetteranno di produrre tablet e schermi televisivi così fini da poterli arrotolare. Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori dell’università americana Vanderbilt di Nashville nel Tennessee e coordinati da Junhao Lin, è stato pubblicato su Nature Nanotechnology. Utilizzando un microscopio elettronico a scansione i ricercatori, attraverso un fascio di elettroni, hanno creato i cavi elettrici più piccoli mai realizzati prima. Questi fili dello spessore di soli tre atomi sono composti da materiali semiconduttori come il molibdeno, o il tungsteno combinato con zolfo o selenio, metalli che hanno la predisposizione a formarsi uno materiale composto da pochi atomi di spessore. Sono inoltre materiali che possiedono diverse qualità come resistenza, flessibilità, trasparenza ed elevata mobilità di elettroni ossia di conducibilità. Questi minuscoli fili flessibili potranno essere utilizzati come cablaggi per collegare transistor, resistenze e diodi all’interno dei circuiti integrati. Detti anche microchip, questi circuiti integrati sono componenti elettronici che contengono più circuiti miniaturizzati come possono essere i processori dei computer. A volte più piccoli di un’unghia i circuiti integrati possono contenere più di 30 chilometri di cavi di rame che potranno un giorno essere sostituiti dai nanocavi che sono più piccoli di circa mille volte. Secondo i ricercatori questa tecnologia rappresenta un nuovo ed entusiasmante modo di manipolare la materia su scala nanometrica e dovrebbe dare un forte impulso agli sforzi per creare circuiti elettronici composti da monostrati atomici che rappresentano la forma più sottile possibile per gli oggetti solidi. Secondo Lin questa ricerca stimolerà un enorme interesse nella progettazione dei sistemi monostrato poiché potrà essere applicata a qualsiasi strumento elettronico. “È troppo presto per prevedere quali tipi di applicazione si possono produrre - ha commentato Sokrates Pantelides che ha partecipato allo studio - ma se si lascia andare la fantasia, si possono immaginare tablet e schermi televisivi così sottili da essere arrotolati prima di riporli in tasca o in piccole borse”. L’interesse verso i materiali monoatomici si era già sviluppato nel 2004 quando fu scoperto il grafene anch’esso formato da un sottilissimo strato di atomi di carbonio a forma di nido d’ape. Nonostante le sue ottime proprietà il grafene però ha dimostrato dei limiti nella sua applicabilità nei comuni dispositivi elettronici. Tra i primi esperimenti c’è PaperTab, un vero e proprio tablet sottilissimo e pieghevole. Basato sulla tecnologia e-ink è nato dal lavoro e la collaborazione tra Intel, Plastic Logic e Human Media Lab. Lo schermo è touch.